Da “Vergine giurata” di Elvira Dones – Feltrinelli 2007

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…cercando di non pensare a nulla. Quando ci riusciva era un ottimo esercizio che le procurava uno strano senso di benessere. Lasciava i pensieri fuori e faceva entrare il silenzio. Era bello. Aveva la sensazione di essere vuota e piena. La testa ospitava l’aria facendo lavorare una sorta di ventilatore che le rinfrescava l’interno del cranio. Lei dava ascolto al battito del proprio essere, viaggiava nello stomaco vulnerabile, si soffermava brevemente ai reni che mai le avevano creato problemi. Ma era un viaggio spoglio e sereno, si sentiva come un turista un po’ ebete monco di curiosità. Non c’era nulla che già non conoscesse, là dentro, nulla di nuovo da scoprire…