Il primo studio legale femminile apre in Arabia Saudita, da me tradotto e rielaborato
Il primo studio legale femminile della nazione ha aperto le sue porte per proteggere i diritti delle donne in Arabia Saudita due mesi dopo che la sua fondatrice, insieme con altre tre avvocate, hanno avuto la licenza di praticare la legge nel regno tradizionalmente patriarcale.
Ora le donne dell’Arabia Saudita possono cercare aiuto, consiglio e sostegno legale da Bayan Mahmoud Al Zahran, la prima avvocata saudita che ha lanciato lo studio legale femminile a Jeddah.
La Zahran ha dichiarato ad Arab News che il suo studio legale è pronto a combattere per i diritti delle donne saudite e portare i casi delle donne alla corte, un compito che le sue controparti maschili non possono capire o gestire.
“Credo che le avvocate possano contribuire molto al sistema legale. Lo studio legale farà la differenza nella storia dei casi della corte e delle dispute femminili nel regno. Sono molto fiduciosa e ringrazio tutti quelli che mi hanno sostenuto nell’intraprendere questo passo storico” ha detto la Zahran.
L’avvocata ha anche sottolineato che desidera lavorare su casi di lavoro e su dispute di affari che coinvolgono donne ma lavorerà con entrambi i sessi.
“La nostra attività non è ristretta solo ai casi che coinvolgono le donne. Il sistema legale dell’rabia Saudita tratta uomini e donne ugualmente e un’avvocata ha il diritto di rappresentare uomini e donne” ha dichiarato la Zahran ad Al Arabiya News Channel.
Il padre della Zahran ha lodato gli sforzi della figlia. “Siamo molto orgogliosi di nostra figlia che è ferma nella protezione dei diritti delle donne. Questo aiuterà tutte le doone che non possono andare a parlare dei propri problemi agli avvocati” ha detto.
La Zahran spera che l’esempio del suo studio legale possa portare ad avere più avvocate.
“Questo è un passo molto positivo verso la corte e la giustizia saudita, siamo solo quattro avvocate a d avere la licenza ma io spero che nel futuro il numero aumenterà” ha aggiunto.
Bayan Zahran, Jihan Qurban, Sarra Al Omari e Ameera Quqani sono diventate le prime rappresentanti legali donne in Arabia Saudita lo scorso ottobre quando la nazione ha dato le licenze permettendo loro di cambiare il loro status da consulenti legali a procuratrici, eliminando così il divieto imposto alle donne laureate in giurisprudenza di praticare.
Le donne nel regno ultraconservatore dell’Arabia Saudita generalmente mantengono un posto tradizionale dentro la famiglia. Molti dettagli nelle vite delle donne saudite sono strettamente regolati dalla legge Sharia derivata dal Corano.
Ogni donna adulta deve avere un parente stretto maschio come suo “guardian” che è autorizzato a prendere un certo numero di decisioni a nome suo incluso il diritto di viaggiare, di iniziare un’attività e di studiare all’università. Alle donne saudite è proibito guidare e devono coprirsi in pubblico tra le altre restrizioni.
Lo scorso ottobre circa 60 donne saudite hanno iniziato una protesta senza precedenti sfidando la proibizione delle donne alla guida mettendosi dietro ai volanti e le più coraggiose hanno postato la loro esperienza su youtube.
http://rt.com/news/saudi-women-lawyer-firm-107/
