Hawa Abdi, ginecologa e benefattrice somala, da me tradotto e rielaborato

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Nel 1983 la Abdi, una delle prime ginecologhe della Somalia, aprì una piccolo clinica per donne e bambini nella fattoria della sua famiglia. Quando la nazione entrò nella guerra civile nel 1991 la rese disponibile per tutti e ora il campo vicino a Mogadiscio è la casa di circa 90.000 persone la maggior parte delle quali donne sfollate e bambini in cerca di rifugio e di aiuto per le ferite di guerra, malnutrizione e malattie.

Quando i militanti islamici invasero il campo presero la Abdi in ostaggio per una settimana sostenendo che le donne non dovrebbero avere il permesso di avere il controllo di un tale luogo. “posso essere una donna ma sono una dottoressa” disse “Cosa avete fatto per la società?”.

Poiché le agenzie umanitarie hanno abbandonato il paese pericoloso la Abdi gestisce il suo piccolo ospedale spesso con l’aiuto delle sue figlie Dego e Amina che sono anche loro dottoresse con i suoi stessi risparmi e con le donazioni. Aiuta anche a fornire cibo e acqua pulita, gestisce una scuola e classi di alfabetizzazione per le donne e campagne contro la mutilazione genitale femminile. Questa donna, con la sua istruzione e la ricchezza di famiglia di un tempo, avrebbe potuto facilmente lasciare la sua nazione senza leggi ma ha scelto di restare “noi donne in Somalia stiamo cercando di essere leaders nella nostra comunità”.

http://www.theguardian.com/science/2011/mar/08/hawa-abdi-100-women