“L’errore” di Adele Libero

 errore

 

Bianco fiore sul ramo,

allieta la sera,

nera gemma, nel seno,

s’espande.

Ma una madre, lontana,

la chiama, è lei quella fonte

dell’uomo.

E’ suo quel frutto diverso,

che la scienza ha impiantato

per sbaglio.

Ora srotola leggi divine,

quella madre che sente sostanza,

che cresce la vita, l’essenza

dell’uomo.

Ma la legge del figlio

non vale?

o esistenza dev’essere errore,

d’amore?

………………….

L’attualità  ci racconta dello  scambio di embrioni presso un ospedale italiano. Al momento dell’impianto nell’utero della  madre è stato erroneamente utilizzato quello di un’altra coppia. Ora lo sbaglio è stato scoperto, ma la madre portatrice  ritiene che i nascituri siano figli suoi, mentre quella biologica reclama anch’essa la maternità.

Stranezze del nostro presente. E io mi spingo oltre: se l’embrione fosse di una madre dalla pelle scura e la donna  che lo partorisce  invece fosse bianca?Terrebbe  ugualmente il figlio? E lui, che ne penserebbe, da grande?

Naturalmente vi prego di credere che non c’è razzismo da parte mia. E’ solo che una situazione insolita non è facile da accettare. E, infine, ritengo che in queste situazioni il diritto del nascituro venga preso in scarsa considerazione.