“Sciabole di sole” di Beatrice Bausi Busi, dalla silloge “La stessa cosa fluente” 2005
Sciabole di sole fendono l’aria rarefatta
cristallina com’acqua di montagna
…
desiderio di ciaramelle zampogne e pane caldo
d’erba sottile, verde quali alcuni smeraldi brasiliani
…
un filo fra le labbra pensierose.
…
Sognare l’utopia forse, lo stare tutti bene
e che niente per un poco accada.
…
Voglia di sensi appagati e calmi
di sentieri piani da percorrere adagio
…
non erti non scoscesi
di tranquilla inattesa monotonia.
…
Solo dormire
mangiare
lavarsi le mani
alzare il viso al cielo
…
e trascorrere vivere passare
pacificamente, per un po’….
…
nuvole distratte che passeggiano
nello smaltato azzurro.
…
senza un fine.

Mi ricorda, nel contenuto, “Io vulesse truvà pace” di E. de Filippo.
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