“La fila” di Daniela Domenici
Mentre in fila ti tocca stare
il tuo sguardo lasci vagare
su coloro che sono lì casualmente con te
e di cui non sai, naturalmente, alcunché.
Provi a immaginare che genere di vita fanno
dagli sguardi, dagli atteggiamenti che hanno
in questa multiforme umanità
di varie etnie e diverse età.
…E poi c’è, purtroppo, il solito maleducato che con assoluta nonchalance ti passa avanti per prendersi qualche numero prima di te, tutto orgoglioso, e poi lo senti dire (perché purtroppo si è seduto accanto a me…) quando un ragazzo africano è stato fatto passare avanti da un’impiegata gentilissima che ha capito la gravità della sua situazione
“…e poi si parla di integrazione… li ammazzerei io…”
e non so cosa mi abbia trattenuto dal dargli un violento manrovescio sul quel muso da razzista nazifascista col baffetto…menomale che l’hanno chiamato subito dopo…
Io di sicuro lo avrei apostrofato malamente.
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