Le artiste dimenticate di Baltimora, di Jacques Kelly, da me tradotto e rielaborato

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Allen C. Abend, architetto in pensione e collezionista, ha scoperto un gruppo di 16 artiste di Baltimora poco note che dipingevano e disegnavano un secolo fa. Con tanto tempo e pazienza ha appena pubblicato il suo libro “Baltimore’s Forgotten Women,” sottotitolo “Painters and printmakers in the late 19th and early 20th centuries.”

Un sottogruppo, così chiamato dai critici d’arte del “Baltimore Sun”, sono le “Baltimore Six” e i loro nomi sono tristemente sconosciuti: Alice Worthington Ball, Camelia Whitehurst, Mary Kremelberg, Josephine Cochrane, Maude Drein Bryant e Ruth Anderson Temple. Un’altra pittrice, Marie de Ford Keller, è forse ricordata di più per il suo ritratto drammatico del cardinale James Gibbons.

Ammiro la tenacia d Abend nello stabilire le connessioni tra le donne.

“Si conoscevano l’un l’altra ed erano buone colleghe” ha dichiarato “Formarono un club di artiste locali primariamente per condividere idee ed esibire le loro opere”.

Abend racconta che mentre Baltimora aveva artisti molto buoni ebbe una fioritura tardiva verso la sistemazione e l’apprezzamento delle arti. Il Baltimore Museum fu fondato nel 1914. I suoi “competitori orientali”, New York, Philadelphia e Boston avevano già musei e gallerie d’arte ben sistemati. Non era una una cosa sicura essere un’artista a Baltimora.

Una di loro, Gabrielle DeVeaux Clements, fu una prolifica tipografa. (Dipinse anche il murale della Trinity Episcopal Church a Towson). Si alleò con Maurice Bendann, il proprietario di una galleria. Le sue incisioni di Baltimora, stampate in edizioni abbastanza gradi, rimangono bei panorami della città. Continuarono a vendere alle case d’aste e alle gallerie locali. Ma lei fu l’eccezione. Inoltre il prezzo di una delle sue stampe, vendute da Bendann, era poco meno di quello di una quadro a olio.

Abend ha assemblato storie fresche e mai narrate di questo gruppo di donne le cui opere sono rimaste così oscure. Piene di talento e ben istruite molte di loro vissero ed ebbero i loro atelier nelle vicinanze di Mount Vernon. Curiosamente non erano tutte collegate al Maryland Institute College of Art. Abend spiega che le donne spesso frequentavano le migliori accademie d’arte francesi.

“C’erano corsi separati per le donne e, ironia della sorte, pagavano più dei loro colleghi maschi” ha detto “Costava 1.000 dollari l’anno studiare a Parigi, circa 28.000 dollari attuali”. Alcune studiavano anche a Monaco o in Inghilterra.

Abend che vive nella contea di Baltimora vicino al lago Quarry ha pubblicato questo libro che è l’opera di uno studioso ma che è anche meravigliosamente illustrato dai loro quadri post-impressionisti.

“Vissero in un periodo in cui si erano appena aperte nuove opportunità per le donne delle classi medie e alte che aspiravano a una carriera professionale nelle belle arti” scrive Abend “Divennero artiste di talento…la “gender discrimination” nella professione artistica e la pressione sociale per conformarsi agli “standard roles” erano significative…queste donne erano artiste serie, esperte. Indipendentemente dalle ragioni che le hanno fatte scivolare nell’oscurità dovrebbero essere studiate e celebrate”.

http://www.baltimoresun.com/news/maryland/baltimore-city/bs-md-ci-kelly-column-vernon-20150424-column.html