“Esodo” di Adele Libero

esodo

 

Un altro suolo toccano i tuoi passi,

alti monti, altre stelle, un’altra luna

a sera guida i tuoi occhi incerti,

che scoprono il nuovo panorama.

Brividi freddi ed occhi di paura,

ieri avanzavi verso territori,

zuppi ancora di sangue e di sudore,

avvolti in pietre dure con l’odore

di morti antiche e lacrime passate,

di corpi ormai sui cigli abbandonati,

mentre cannoni e bombe sanno bene

d’aver ragione su speranze vane.

Così fuggisti prima dell’arrivo

di quei figuri neri e senza cuore,

con i tuoi figli per terra o per mare,

tu sei Mosè, tu ti puoi salvare.