“Autunno in carcere” di Adele Libero
M’accorgo dell’autunno
da una foglia,
che lenta da quel ramo scende,
piano, quasi rapita da qualcuno.
…
Mi vedo con il freddo,
nello specchio,
sorrido alla mia barba ch’è più bianca
del soffitto.
…
La sera già ci vuole un copertino,
sul mio letto,
anche se il mio vicino ha caldo,
poverino !
…
E’ qui da poco, si ricorda le vie,
le luci della strada e dell’amore,
mentr’io m’accorgo solo della foglia,
che con dolore cade da quel ramo.
…
E vola via, lontano,
come questi anni duri, che passiamo,
dentro quel cerchio chiuso
del destino.
