“Autunno in carcere” di Adele Libero

autunno in carcere

 

M’accorgo dell’autunno

da una foglia,

che lenta da quel ramo scende,

piano, quasi rapita da qualcuno.

Mi vedo con il freddo,

nello specchio,

sorrido alla mia barba ch’è più bianca

del soffitto.

La sera già ci vuole un copertino,

sul mio letto,

anche se il mio vicino ha caldo,

poverino !

E’ qui da poco, si ricorda le vie,

le luci della strada e dell’amore,

mentr’io m’accorgo solo della foglia,

che con dolore cade da quel ramo.

E vola via, lontano,

come questi anni duri, che passiamo,

dentro quel cerchio chiuso

del destino.