“Mamme” di Adele Libero

mamme

S’alzano silenziose nella notte,

a preparare tutto:

il panino, il latte, il tuo giubbotto,

e nel sole portan il sorriso,

invito dolce alla giornata.

Ristanno, statuarie, accanto al letto,

quando tu sei malato,

pur se sei contagioso

o se hai sbagliato.

Nascondono l’ansia nel cappotto,

se esci a sera tardi e più non torni,

piangendo di nascosto alle ingiustizie,

a cui nessuno sfugge.

Forse non ti han voluto, o forse no,

forse non l’hanno interrogate,

ma poi l’amore non domanda

e il tempo lo asseconda.

E quando, poi, ti manca,

hai solo pochi solidi ricordi:

quel famoso ragù domenicale,

la sua frittata,

il dolce della sera.

Non scoprirai mai più cos’è il suo dare.