“La magia del dare e dell’avere” di Tiziana Mignosa

 la magia del dare e dell'avere

 

 

Accoppiando le domande alle risposte

col senno che nel dopo arriva

le caselle un po’ sperdute

il disegno mi cominciano a mostrare

E mi accorgo che ne ho collezionate tante

di carezze assai gentili e pugni tosti

a seconda di quanto azzurro

in quell’attimo il mio cuore attraversava

Ma è difficile per il novello alchimista

agilmente destreggiarsi tra i sassi

e la magia che gli consente

di trasmutare il bronzo in oro

Dilemma tra il vedere il masso

-che l’inciampo reca-

o il riconoscerlo come piolo

che al cielo invece lo sospinge

A tentarmi

col suo vuoto

e col suo pieno infatti

il bicchiere mi compare spesso agli occhi

e così quell’uno che m’hai dato

mentre il bordo del mio calice raggiunge

per magia si centuplica

e m’inonda con la Luce e col Piacere

Altre invece è goccia

solitaria e tintinnante

che si perde e mi distrugge

nell’arsura delle zolle

Devo ammettere però

che senza te il nuotatore incerto

non avrebbe mai abbandonato il suo timore

che alla riva e al tormento lo incollava

La magia del dare e dell’avere

benedice e santo rende ogni incontro

anche quando dura solamente

l’esiguo battito di un giorno

ed è per questo

che sul tuo cuore addormentato

al di là di ciò che credi di sapere

il mio sentito grazie soffio

 tiziana mignosa

gennaio duemilaquattordici

Note: ogni aspetto della vita possiede le due facce della medaglia, a noi la scelta di vedere l’una o l’altra. Riuscire a focalizzarsi  sempre sul bene, o comunque sulla lezione da imparare, ci consente di alleggerire la sofferenza che a volte proviamo e quindi a diventare migliori.