“La magia del dare e dell’avere” di Tiziana Mignosa

Accoppiando le domande alle risposte
col senno che nel dopo arriva
le caselle un po’ sperdute
il disegno mi cominciano a mostrare
…
E mi accorgo che ne ho collezionate tante
di carezze assai gentili e pugni tosti
a seconda di quanto azzurro
in quell’attimo il mio cuore attraversava
…
Ma è difficile per il novello alchimista
agilmente destreggiarsi tra i sassi
e la magia che gli consente
di trasmutare il bronzo in oro
…
Dilemma tra il vedere il masso
-che l’inciampo reca-
o il riconoscerlo come piolo
che al cielo invece lo sospinge
…
A tentarmi
col suo vuoto
e col suo pieno infatti
il bicchiere mi compare spesso agli occhi
…
e così quell’uno che m’hai dato
mentre il bordo del mio calice raggiunge
per magia si centuplica
e m’inonda con la Luce e col Piacere
…
Altre invece è goccia
solitaria e tintinnante
che si perde e mi distrugge
nell’arsura delle zolle
…
Devo ammettere però
che senza te il nuotatore incerto
non avrebbe mai abbandonato il suo timore
che alla riva e al tormento lo incollava
…
La magia del dare e dell’avere
benedice e santo rende ogni incontro
anche quando dura solamente
l’esiguo battito di un giorno
…
ed è per questo
che sul tuo cuore addormentato
al di là di ciò che credi di sapere
il mio sentito grazie soffio
…
tiziana mignosa
gennaio duemilaquattordici
Note: ogni aspetto della vita possiede le due facce della medaglia, a noi la scelta di vedere l’una o l’altra. Riuscire a focalizzarsi sempre sul bene, o comunque sulla lezione da imparare, ci consente di alleggerire la sofferenza che a volte proviamo e quindi a diventare migliori.