“Voci dal tempo”, silloge poetica di Margherita Cardarelli, recensione di Daniela Domenici

 cardarelli

Ho conosciuto Margherita Cardarelli tramite una comune amica, anche lei poetessa, e mi ha fatto dono di questa sua silloge poetica che ho avuto il piacere di leggere, apprezzare e ora recensire.

Cardarelli è stata docente di lettere per tanti anni in varie scuole medie e ha una grande passione, la storia, soprattutto quella che riguarda la sua famiglia contestualizzata nei vari momenti storici. Infatti le sue quattro opere precedenti sono “Vita con mio padre”, “Ritratti di famiglia. Una storia veneta dall’800 al ‘900”, “Il nonno carbonaro” e la più recente “Good bye, Pola”.

Questa sua silloge, dedicata a sua madre, è suddivisa in cinque capitoli tematici; il primo, che dà il titolo all’opera, è “Voci dal tempo, il secondo “La città che vive” è dedicato ad alcuni luoghi in cui l’autrice ha vissuto o che ha amato, nel terzo “il suono dell’acqua” ha raccolto alcune sue liriche che hanno come tema soprattutto il mare, il quarto “Morte e vita” non ha bisogno di ulteriori spiegazioni e l’ultimo “Il Sacro” con poesie che hanno come tema la fede della poetessa.

Ogni lirica ha, alla fine, la data e il luogo in cui Cardarelli l’ha composta; le poesie sono tutte in versi liberi e molto brevi, come pennellate sulla tavolozza della creatività. Vorrei citarne alcune delle più di cinquanta, quelle che più mi hanno colpito, per tutte vi propongo “Amore, No!”

Amore

sognato,

intravisto

nello sguardo

nel sorriso,

negli occhi di un uomo.

Amore, no

amore vero

non ho provato

non ho goduto

non ho sofferto.

Non ho amato mai.

Non ho incontrato

l’amore.