Emilie Charmy, pittrice anche di nudi maschili, di Matthew Affron, da me tradotto e rielaborato

charmy-exh

Émilie Charmy, nata nel 1878 e morta nel 1974, è stata un’artista dell’avanguardia francese. Ha lavorato a stretto contatto con artisti fauve come Matisse ed è stata molto attiva nel fare mostre delle sue opere a Parigi, in particolare con Berthe Weill.

Diventò un’artista contro le norme per le donne francesi di quel tempo e divenne un’artista ben considerata. Dipingeva nature morte, paesaggi, figure umane e, molto raro per una donna dell’epoca, un gran numero di nudi maschili.

Le opere iniziali di Charmy furono quadri impressionisti e post impressionisti. Nell’evoluzione della sua carriera fu influenzata dal fauvismo e dai movimenti della scuola di Parigi. Ha ricevuto la nomina a cavaliera della legione d’onore.

https://en.wikipedia.org/wiki/%C3%89milie_Charmy

Fin dall’inizio della sua carriera Charmy fu definita secondo la nozione della donna-pittrice, un termine la cui circolazione all’inizio del 20esimo secolo segnalava una relativa espansione nella visibilità delle donne artiste tra i commercianti, i collezionisti e i critici interessati all’arte moderna francese.

Tuttavia ciò che ha reso l’arte di Charmy distintiva e provocante nel suo tempo è stato che sembrava eludere le semplici aspettative di genere. I critici sono stati unanimi nel trovare qualità virili nel suo stile espressivo, fisico, rozzo ma sicuramente stavano anche reagendo a come Charmy gestiva l’oggetto dei suoi quadri, in particolare i nudi alcuni dei quali sviluppavano una presentazione della sessualità notevolmente franca e complessa.

Il successo di Charmy continuò fino agli anni ’30 fino a che la seconda guerra mondiale spazzò via la maggior parte delle sue reti personali e professionali. Sebbene abbia continuato la sua opera in nuove direzioni, soprattutto autoritratti che hanno una curiosa e convincente fusione di introspezione e finzione Charmy uscì dall’attenzione pubblica.

http://www.virginia.edu/artmuseum/exhibition/charmy/

https://en.wikipedia.org/wiki/%C3%89milie_Charmy

http://frenchculture.org/visual-and-performing-arts/events/emilie-charmy

http://www.c-ville.com/emilie-charmy-defied-convention-with-her-masculine-style/#.V9JBU-QkrIV