Riflessione a margine di una notizia dell’Ansa, di Daniela Domenici

Da quando è apparsa la notizia sull’Ansa non riesco a smettere di pensare a quel ragazzo di 12 anni, di scuola media quindi, come i miei e le mie attuali, che stamattina dopo aver ricevuto un 4 nel compito d’inglese, appena la prof si è allontanata si è buttato di sotto ma, fortunatamente, il volo è stato attutito da un albero e ha riportato solo un trauma cranico e qualche frattura. Non aveva commentato niente sul voto né con i compagni né con la docente, è rimasto in silenzio e appena possibile si è lanciato.
Quante responsabilità abbiamo come docenti verso questi/e piccoli/e che fanno i/le forti, che sembrano rimanere indifferenti, distaccati/e per non far vedere le proprie fragilità, le proprie insicurezze, i propri eventuali problemi a casa e poi basta un niente, un voto negativo, a scatenare la tragedia che oggi a Sesto Fiorentino, grazie a un albero, è stata evitata.
Riflettiamo su quanto è accaduto oggi a quel piccolo…facciamo in modo che sempre meno studenti tentino il suicidio per un voto…
Il voto è stato, con ogni probabilità, la goccia finale di un escalation di situazioni. Oggi la scuola si ritrova a dover gestire individualità complesse, differenziate e socialmente provate, senza averne gli strumenti. Chissà dove sono le famiglie di questi poveri ragazzi…
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Certo, come si può pensare di comprendere quel che è dentro un giovane adolescente ! Povero ragazzo !
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