Alba cittadina, di Adele Libero

 

 alba-cittadina

 

Attende l’alba, sta dietro ai palazzi,

ancora è buio tra le strade strette,

il vento gioca con le foglie secche

e i sentimenti del mio cuore (vecchi).

In fondo alla stazione, tra carrozze,

uomini vuoti, su panchine rotte,

inneggiano alla droga, mezzi matti,

interrogando un destino pazzo.

Tra un’ora si riparte con gran botto,

è un mondo che si scrolla dalla notte,

sperando in una sorte benedetta,

se nasce il giorno forse un seme è tutto.