La casa del faro (della violenza sulle donne), di Adele Libero

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Su al faro era la casa, un nostro sogno,

il velo mio di sposa su quel letto,

cuscini bianchi, già gonfi di baci,

tra canti e risa, vedevamo rosa.

Ma il mare, tu lo sai, è capriccioso:

un giorno venne scura la risacca,

la luce che cambiava nei suoi occhi,

notti di botte.

L’amore diventava una tortura,

le fedi d’oro poi parevan ferro,

il peso delle liti senza scopo,

le voci indifese dei miei figli.

Ti marca stretto quel filo sottile,

che in fretta cambia il senso della vita,

si stende nella notte senza amore,

si spezza, infine, un giorno crudele.