I bambini invisibili, di Adele Libero

Ombre silenti sotto questo muro,
un piccolo giardino che combatte
con i sussurri di tanti piccini,
che finalmente possono parlare.
Storie sepolte negli anni sessanta,
faccini andati giù, senza carezze,
senza una lacrima appoggiata a un velo
oppure una preghiera di perdono.
La società se ne lavò le mani,
anche la Chiesa ne annebbiò i destini,
le mamme e figli furono divisi,
e dalla terra nacquero i narcisi.
Il fatto che ha originato la poesia:
Irlanda, confermata la presenza di 800 bimbi sepolti nell’istituto delle suore di Tuam
La struttura era gestita dalle religiose del Bon Secour ed è stata attiva tra il 1925 e il 1961. La ministra dell’Infanzia Katherine Zappone: “Prima avevamo soltanto dei sospetti. Ora abbiamo la certezza”
di F. Q. | 3 marzo 2017
Confermata la notizia di 800 bambini trovati sepolti in Irlanda.
Tutto è partito dai documenti rinvenuti dalla ricercatrice Catherine Corless sulle morti infantili presso la struttura di Tuam, nella contea di Galway. Aveva scoperto una fossa comune con i cadaveri di centinaia di feti, neonati e bambini. E oggi arriva la conferma della Commission on Mother and Baby Homes, che ha svolto l’inchiesta sulle case per ragazze madri e orfani gestite da religiose. Nei pressi dell’istituto delle suore del Bon Secour, attivo dal 1925 al 1961, ci sono state 800 sepolture non classificate di bambini. I test del dna evidenziano che i corpi – sepolti in una struttura divisa in 20 sezioni – avevano un’età compresa tra le 35 settimane e i 3 anni.
L’orfanotrofio venne chiuso nel 1965. Per il ministro dell’Infanzia Katherine Zappone si tratta di una notizia “triste e disturbante”, ma non inaspettata. La vicenda era stata denunciata negli anni scorsi da uno storico locale e poi, anche dopo il ‘mea culpa’ della chiesa cattolica irlandese, si era passati a far luce su quegli eventi. Ne è emerso che chi viveva nelle strutture come quella di Tuam ha sofferto malnutrizione, malattie e miseria, con altissimi livelli di mortalità.
In un comunicato la commissione pubblica si è detta “scioccata” per quanto scoperto sino ad ora e ha chiesto l’intervento delle autorità competenti per dare degna sepoltura ai resti. “Finora avevamo soltanto dei sospetti – ha detto la ministra Zappone – Adesso abbiamo la conferma che i resti sono lì e che risalgono ai tempi della Mother and Baby Home, attiva a Tuam dal 1925 to 1961″. Negli istituti come quello di Tuam si sono consumati anche numerosi abusi su donne e bambini, come denunciato nei film Magdalene e Philomena.