A Luigi, di Adele Libero

Con addosso il cappotto della nebbia,
il treno che attendeva alla stazione,
grigio il postale per la via di Roma,
andavi ligio e serio a lavorare.
In cuore la famiglia, ch’era grande,
i figli, piccolini, da accudire,
ma i soldi erano pochi e quella guerra
segni ne avea lasciati dentro al cuore.
A tavola con tutti i tuoi parenti:
Pasqua e Natale come foto insieme,
vita passata, semplice e speciale,
un lampo ormai di questo vento astrale.