Vox, di Christina Dalcher, recensione di Loredana De Vita
https://writingistestifying.com/2019/03/13/vox-by-christina-dalcher/

“Vox”, un romanzo di Christina Dalcher pubblicato da Editrice Nord, è uno di quei romanzi che fa pensare a qualcosa di davvero interessante perché tocca argomenti che sono attuali e importanti nonostante la finzione di fantasia.
È una moderna distopia in un tempo non lontano dal presente che sembra interpretare la naturale conseguenza di un tipico atteggiamento maschile verso le donne: privarle della loro voce.
In una non lontana società Americana, le donne sono costrette a indossare braccialetti che contano le parole che pronunciano, 100 parole; scosse elettriche le danneggeranno se supereranno questo limite.
Cento parole al giorno sono nulla! Significa omettere ogni parola d’amore, per discutere, per esprimere opinioni, per fare proposte, per costruire relazioni. È evidentemente uno strumento per ridurre le donne a esecutrici della volontà e dei bisogni degli uomini.
100 parole per ridurre al silenzio, 100 parole per spogliare di qualsiasi opinione e potere, 100 parole per smettere di essere se stesse!
Il vero protagonista, oltre coloro che combattono per ribellarsi contro tale presunta Purezza, è il silenzio, obbligato, mai scelto.
È un silenzio che aiuta a comprendere l’importanza delle parole a causa della loro assenza, ma questo è qualcosa che solo le donne possono comprendere perché gli uomini le usano per sostenere il proprio possesso.
Il romanzo è interessante, forse solo il finale è meno coinvolgente perché troppo velocemente modifica gli eventi senza definire la ragione del cambiamento: è a causa di ragioni politiche o per la comprensione dell’importanza della voce delle donne?
La resistenza che si verifica è motivata dalla decisione di condividere, uomo e donna, la propria vita e il senso o dalla scontata opposizione a un partito politico?
Voglio dire, ciò di cui davvero le donne hanno bisogno non è il dono della voce con cui sono nate e che hanno il diritto di usare, ma la vera possibilità di lavorare accanto all’uomo per affermare il comune diritto alla vita e all’esistenza.
“Vox”, un libro che si deve leggere per aprire una discussione e fare in modo che ogni voce trovi il suo spazio.