Il cielo di Titano, di Claudia Piano, recensione di Daniela Domenici

 

Dopo averci portato nel mondo di Armonia con la sua splendida saga, poi in quello sotto il mare di Dark Sea, altrettanto affascinante, e infine dalle sue deliziose streghe l’inesauribile fantasia dell’autrice genovese Claudia Piano si è diretta questa volta…nello spazio e ha immaginato di ambientare questa sua nuova, appassionante storia su Titano.

Ancora una volta la protagonista è una donna, una ricercatrice, Emma, che ha lasciato la Terra per vivere su quel pianeta e condurre degli esperimenti in una base scientifica in cui vivono molte persone. L’autrice dedica questa sua nuova opera allo scienziato Stephen Hawking con queste parole “Un piccolo tributo, di certo indegno, alla memoria di un grande uomo, Stephen Hawking. Guardando il cielo, lui riusciva a vedere e capire l’infinito. E con la sua capacità di spiegare in modo semplice, è riuscito a condurre là anche tutti noi”: e Claudia Piano riesce, in modo splendido, a condurre noi attraverso le innumerevoli avventure, colorate anche di giallo thriller, che Emma vive insieme a Nic, ad Andrè, a Fernando, ad Angelo, a Rosaly e alla piccola Floriana grazie alla sua incredibile fantasia mescolata alla sua preparazione scientifica e al suo stile, ormai noto, così fluido, ricco e attraente che le più di 200 pagine volano via…nello spazio!