preludio senza fine, di Tiziana Mignosa

Come l’albero della vita
che crescendo su se stesso
s’annoda e si divide
ritorna e s’allontana
due sono le facce
dello stesso magnifico respiro
il desiderio che crescendo
insegue inutilmente il sole
che al tramonto lentamente
si lascia scivolare
dietro al mare
e la ripetizione sempre uguale
che di contro giorno dopo giorno
il sorriso goccia goccia smorza
tramutando il dolce sogno
in sonno secolare e spento
Due sono le facce
del medesimo respiro
e così visto che
l’attendere senza conoscere
ha il gusto dolce
vago e accattivante
senza viso e senza nome
potrebbe sconfinare
nel preludio senza fine
-e se non cambi-
rimanere per sempre tale
tiziana mignosa
luglio duemiladiciannove