Il settimo regalo, di Dominique Valton, recensione di Daniela Domenici

Dopo qualche anno torna a “trovarmi” la scrittrice Dominique Valton con “Il settimo regalo”, una raccolta di sette racconti, uno più bello dell’altro, che sono volati via in un soffio e che mi sono piaciuti per alcuni motivi.
La prima ragione che mi ha fatto innamorare di queste sette storie è l’umanità di cui sono intrisi, l’attenzione verso l’altro/a, la tenerezza, l’empatia e, soltanto nell’ultimo, una grande autoironia: bravissima Valton!
Il secondo motivo è che ogni racconto ha lo stile di un giallo, non si riesce a immaginare come andrà a finire, ci s’immagina tutt’altro, l’autrice è davvero brava a portarci per mano con delicata lentezza verso una conclusione assolutamente imprevista; ogni racconto è un “regalo” molto speciale, originale, fuori dagli schemi, che la o il protagonista fa a se stesso/a o a un’altra persona e che, naturalmente, non vi svelerò per lasciarvi il desiderio di scoprirli da soli/e leggendo questa deliziosa raccolta.
L’ultimo motivo per cui li ho apprezzati è lo stile narrativo davvero perfetto, un elemento alquanto raro (qui parla la correttrice di bozze ed editor); anche nel sesto racconto, l’unico un po’ osé, bravissima davvero Valton a rimanere sempre elegante nel suo narrare.