Alla corte di Fabrizio, al Teatro della Corte, recensione di Daniela Domenici

Un gioco di parole nel titolo per invitarci al teatro della Corte, riaperto dopo i mesi del lockdown, per ascoltare Faber e parlare del giornalista Gigi Ghirotti nel centesimo anniversario della nascita; abbiamo risposto in tanti/e e ieri sera la platea del teatro era colma pur con i dovuti distanziamenti, uno spettacolo nello spettacolo.

E posso immaginare la profonda emozione e commozione di Raffaele Casagrande nel ritrovarsi sulle tavole del palcoscenico e vedere il pubblico così numeroso munito di mascherina ma pronto ad ascoltare, applaudire e partecipare al melange di musica e parole.

La London Valour Tribute Band ha fatto gli onori di casa interpretando, con straordinaria maestria e grande passione, tante celebri canzoni di Faber; Raffaele Casagrande ha letto alcune pagine tratte dal libro di Gigi Ghirotti “Il lungo viaggio nel tunnel della malattia” e ha intervistato, indossando la mascherina, il prof. Henriquet, presidente dell’Associazione Gigi Ghirotti, un medico che unisce una grande professionalità a una commovente umanità e che ha raccontato, in dettaglio, cosa fa l’associazione sia nei due hospice di Bolzaneto e Albaro, che a domicilio. Prima di iniziare Casagrande ha letto un comunicato dei/lle lavoratori/rici del mondo dello spettacolo che chiedono maggiori garanzie per un tenore di vita decoroso e accettabile.

La London Valour Tribute Band trae il suo nome dal naufragio della nave omonima all’ingresso del porto di Genova il 9 aprile 1970; a questa tragedia Faber ha dedicato una delle sue canzoni.

I miei complimenti più calorosi vanno, in primis, a Matteo Troilo, leader della band, splendida voce e chitarra a 12 corde, a Benedetta Bollo, formidabile violinista e voce, a Enrico Bovone incredibile percussionista anche di cajon, udu e darbouka, ad Andrea Bono alla chitarra ed elettrica e a Fabio Gandini al basso.

PS vedere Raffaele Casagrande con la mascherina sulla bocca, lo strumento della sua arte e della sua professione, mi ha dato tanta malinconia…