Madre Courage e i suoi figli, di Bertolt Brecht, al teatro Gustavo Modena di Genova, regia di Elena Gigliotti, recensione di Daniela Domenici
Uno dei testi più importanti della drammaturgia del Novecento, il capolavoro di Bertolt Brecht, è stato rivisitato, in modo davvero originale, dalla regista Elena Gigliotti che ha scelto di raccontare, attraverso l’ascesa e la caduta di Madre Courage, la condizione degli ultimi e delle ultime durante la guerra, in una delle tante guerre che ci sono state, ci sono e ci saranno sempre, purtroppo, nel mondo.
Una straordinaria Simonetta Guarino dà voce e corpo a Courage, un’antieroina che, costretta da necessità contrastanti, diventa la madre di tutte le vittime ma anche di tutti/e i/le colpevoli di ogni guerra mentre si sposta, da venditrice ambulante, con il suo carro da un fronte all’altro nel corso di vari anni.
Gigliotti ha scelto un cast multietnico con attori e attrici di varie provenienze, alcuni/e dei/lle quali interpretano più di un ruolo, e sono, in ordine di apparizione, Sebastiano Bronzato, Didì Garbaccio Bogin, Aleksandros Memetaj, Andrea Nicolini, Aldo Ottobrino, Matteo Palazzo, Sarah Pesca, Alfonso Postiglione, Esele Pysqyli, Ivan Zerbinati; in vari moment il cast canta e balla sulle musiche di Paul Dessau, rielaborate in chiave elettronica da Matteo Domenichelli, splendide le scene e originali i costumi di Carlo De Marino e le coreografie di Claudia Monti.
si replica fino al 21 maggio, non perdetevelo!