mi limitavo ad amare te, di Rosella Postorino, Feltrinelli 2023, recensione di Daniela Domenici

superlativamente struggente, magico, commovente, vero, doloroso, questo e molto altro è “Mi limitavo ad amare te” di Rosella Postorino, libro candidato al premio Strega che spero vinca con tante e diverse sono le emozioni che mi ha regalato.

Dalla terza di copertina “Nessuna infanzia è spensierata, ciascuno di noi porta con sé le sue ferite ma anche quando ogni certezza sembra venire meno possiamo trovare un punto fermo attorno al quale far girare tutto il resto. Mi limitavo ad amare te entra nelle fibre del lettore colpendo quel punto come una freccia. Ispirato a una storia vera è un romanzo di ampio respiro, di formazione, di guerra e d’amore…”, la guerra che dà il via a questo splendido romanzo è quella che infiamma Sarajevo nel 1992. Per sfuggire al conflitto una mattina di luglio Nada, Omar e suo fratello Sen vengono messi su un pullman, contro la loro volontà, che li porterà in Italia. Durante il viaggio, lungo le strade ridotte in macerie, Nada fa amicizia un altro bambino, Danilo. Sono loro tre il cuore pulsante di questa storia, si scambiano una promessa che crea un legame; l’autrice segue le loro storie di vita nel corso degli anni e ci regala, nelle ultime pagine, un finale a sorpresa assolutamente imprevisto: standing ovation!

Concludo con una delle due frasi in quarta di copertina “non accade sempre così? Non è sempre per caso che le persone inciampano l’una nell’altra?” Nada, Omar e Danilo sono “inciampati” l’uno nell’altro e Pastorino ha tratto, dal loro “inciampo”, questa dolce, vera e triste storia che rimane a lungo nel cuore: grazie Rosella!

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