noi, i salvati, di Georgia Hunter, recensione di Paola Naldi

https://ragazzedimezzastagione.wordpress.com/

Questo corposo romanzo si ispira alla storia vera della famiglia d’origine della scrittrice.

Sono particolarmente affascinata dalle storie legate a vicende familiari e in questa vi è un messaggio di fiducia e speranza, anche nelle situazioni disperate.

La vicenda inizia nel 1939, quando la Germania di Hitler inizia i suoi piani espansionistici.

La famiglia Kurc, di origine ebraica, vive serenamente e con una certa agiatezza in una cittadina della Polonia. Tutto viene sconvolto con lo scoppio della seconda guerra mondiale, l’occupazione della Polonia da parte dei nazisti, la divisone del paese tra tedeschi e russi, e la conseguente persecuzione degli ebrei.

La presa del potere da parte dei tedeschi determina infatti l’applicazione sistematica della follia persecutoria, a partire dall’istituzione del ghetto, proseguendo con la confisca di beni e case, sino a violenza e vessazioni, per culminare nelle deportazioni.

Il mondo dei Kurc viene sconvolto, gli amici scompaiono e anche i vicini non sono più affidabili. I fratelli Kurc cercano di resistere sino all’ultimo, poi devono separarsi e ognuno nella nuova realtà deve resistere e trovare ogni volta un modo per sopravvivere e non lasciarsi vincere dalla disperazione.

Addy, musicista e compositore, dopo un periodo a Parigi, cerca di imbarcarsi per il Brasile. Qui deve partire da zero per trovare il modo di sopravvivere,

Mila, dopo che il marito non è più rintracciabile, con la figlia Felicia di pochi mesi da mantenere, cerca di adattarsi a tutti i lavori, nascondendo la propria origine ebraica, grazie all’aspetto “ariano”. Molti gli stratagemmi che deve adottare e gli spostamenti da fare.

Genek viene arruolato, ma come ebreo polacco subisce numerose traversie e insieme alla moglie Herta viene spedito in un gulag in Kazakistan.

Jakob, anche lui arruolato, si trova con la moglie Bella nella Polonia occupata dai Russi e i due sono costretti a spostarsi di continuo come due fuggiaschi.

Halina rimane nella sua città: fingendosi ariana e con determinazione mette in salvo i genitori. Il suo compagno Adam entra nella Resistenza.

Seguiamo con trepidazione le vicende di questi personaggi attraverso i vari continenti: dai ghetti polacchi alla Siberia, dalla Francia al Brasile, da Israele sino alla battaglia di Montecassino. Ci sono separazioni e ricongiungimenti, la fame, la miseria, le malattie, la sofferenza, senza mai perdere la volontà di resistere.

Attraverso le vicende di questa famiglia riviviamo gli orrori di questo periodo nero della storia.

Quella dei Kurc è una famiglia compatta, legata da amore reciproco e attaccamento alle tradizioni. Tutti conservano nelle varie situazioni la propria dignità. Con intelligenza e coraggio ognuno cerca soluzioni anche nei momenti in cui tutto sembra finito.

Le emozioni forti e devastanti dei personaggi colpiscono anche il lettore.

La scrittrice fa puntuali riferimenti storici ed è precisa nell’ambientare le vicende.

Alla fine tutti i Kurc si salvano e si ritrovano, ognuno con le proprie cicatrici nel corpo e nell’anima, ma con la forza di ricominciare…

Una storia complessa e commovente.

Georgia Hunter è nata nel 1978 a Plainville, negli Stati Uniti. Ha scoperto di essere figlia di un sopravvissuto dell’Olocausto solo nel 2000 e da allora ha deciso di raccontare la storia della sua famiglia. Armata di registratore e di taccuino Moleskine, ha seguito per ben dieci anni le tracce degli zii, dispersi per il mondo. Le loro storie di coraggio, perseveranza e speranza sono diventate la scintilla da cui è scaturito il romanzo Noi, i salvati.