Vino rosso sangue, di Fabrizio Borgio, La Gazzetta dello Sport e Fratelli Frilli editori 2023, recensione di Daniela Domenici

Ho già avuto il piacere di leggere e recensire due gialli recenti di Fabrizio Borgio, scrittore e sceneggiatore piemontese
ora grazie all’uscita ogni giovedì di un giallo della Frilli insieme alla Gazzetta dello Sport per 40 settimane ho potuto leggere il primo thriller di Borgio in cui appare, per la prima volta, Giorgio Martinengo, l’investigatore delle Langhe.
Questo suo giallo è davvero molto noir ma, soprattutto, ad alto tasso… alcolico, gioco di parole voluto perché la sparizione e gli omicidi su cui deve indagare Martinengo partono da un’azienda vinicola delle Langhe e inizia così “la prima, complessa indagine di Giorgio Martinengo, investigatore dalla cultura sterminata, un formidabile bagaglio di esperienze in tutti i campi e un amore spirituale verso i vini della sua terra…e dovrà misurarsi con un assassino che usa i vini piemontesi come simboli di una sua oscura vendetta”; bravissimo Borgio a inserire continui colpi di scena che cambiano l’identità del/la presunto/a colpevole fino al colpo di scena finale che è davvero inatteso perché la persona che ha compiuto i delitti era estranea a ogni range di aspettative.
Le Langhe come nei libri seguenti, da me già recensiti, sono descritte in dettaglio con appassionata accuratezza; anche i tanti brani musicali, anche quelli di musica classica, che Borgio dissemina lungo la narrazione denotano la sua profonda cultura in questo campo, un vero piacere!