cos’è un màndala, di Tiziana MIgnosa

màndala creato da Tiziana MIgnosa
Le origini dei màndala sono molto antiche. Vengono associati alla cultura Veda, al Brahmanesimo e ai multiformi sistemi filosofico-religiosi del Buddismo e dell’Induismo. Se ne trovano tracce in diverse religioni e presso i monaci buddisti tibetani dove, attraverso la loro realizzazione con della sabbia colorata, una volta terminati venivano (e vengono tuttora) disfatti evidenziando, in questo modo, l’impermanenza della vita.
Il màndala è un diagramma simbolico con radici filosofico religiose orientali che propone il cerchio come elemento figurativo di base in cui circoli e quadrati concentrici vengono spesso variamente decorati e integrati con altre simbolizzazioni che rappresentano il misterioso viaggio tra la propria interiorità e l’UniVerso nonché la connessione tra gli esseri umani, le forze cosmiche e la divinità.
In sanscrito, infatti, màndala significa cerchio. “manda” sta per “essenza” e “la” (suffisso) indica un “contenitore”; quindi letteralmente il significato potrebbe essere “contenitore dell’essenza”. La forma a cerchio, a parte il legame con il cosmo, indica l’unità, la connessione tra ciò che sta al centro e ciò che è periferico, quindi da dentro, verso fuori, verso il tutto. Non per niente si disegnano e colorano dal centro verso l’esterno sia per una questione prettamente pratica ma anche perché tale direzione favorisce l’apertura nei confronti del mondo e la conoscenza di sé.
Anche la scelta dei colori rimanda a significati specifici. Il bianco, per esempio, è collegato al divino, al trascendente, all’intuizione. Il verde al cuore, alla guarigione, il rosso al coraggio, il viola alla trasmutazione e così via, via tutti gli altri.
Attraverso il paziente processo dell’atto creativo il màndala favorisce uno stato meditativo grazie al quale avviene una sorta di purificazione e di catarsi ma questo accade anche a chi sceglie semplicemente di osservarne uno già fatto.
“Dialogando” con l’Anima, infatti, il màndala ha la capacità di connettere il nostro mondo interiore a quello esteriore ricollegando la parte più profonda di noi stessi con il cosmo. Le sue vibrazioni benefiche, infatti, infondono uno stato di benessere a chiunque ma solitamente se ne accorge solamente chi possiede anche solo un minimo di sensibilità.
Grazie ai diversi effetti benefici che posseggono, tali disegni sono divenuti popolari anche in Occidente. Facilitano le capacità intuitive, aiutano a rilassare i pensieri mettendoli in “modalità pausa” (come succede nella meditazione ) il che risulta molto utile sia per la memoria che per la concentrazione. Stimolano la creatività e riducono lo stress e l’ansia, favoriscono la consapevolezza interiore e a gestire meglio le emozioni. Tant’è vero che alcuni psicologi li usano come strumenti terapeutici, una sorta di chiave di accesso all’inconscio per ridurre quel continuo rimuginio di pensieri che, nel loro esternarsi liberamente e senza controllo, hanno effetti nefasti anche sull’umore. I màndala aiutano anche, attraverso il rilassamento, a liberare desideri, sogni e obiettivi di vita.