accadde…oggi: nel 1927 nasce Maria Ghezzi, alias La Brighella, di Pietro Ichino
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Non solo lo stile, ma anche e soprattutto la capacità espressiva del disegno della Brighella, determinano un nuovo standard figurativo nel mondo italiano dei rebus – Ma la sua opera artistica va al di là dello straordinario contributo che ha dato all’evoluzione dell’enigmistica italiana
Maria Ghezzi, nata nel 1927 a Bresso, alle porte di Milano, qui ha poi studiato al Liceo artistico dell’Accademia di Brera diplomandosi nel ’46, e qui è vissuta fino alla vigilia del suo 94mo compleanno, il 22 febbraio scorso, quando è mancata improvvisamente.
Ha esordito come disegnatrice di figurini di moda (di cui alcuni esempi sono esposti in questa mostra, sulla parete entrando a sinistra) e decoratrice di interni, di mobili, soprattutto di porte. Ma la sua grande vocazione e passione, sempre coltivata, è il disegno. Nel febbraio ’48 fa già una mostra personale, inaugurata da Spartaco Balestrieri, alla “Saletta del disegno” di via Senato. Per due anni di fila, il ’51 e il ’52, è finalista al “Premio Bolzano per le pittrici italiane”, rispettivamente con le opere Frutta, Notturno e Riflessi, che ora sono esposte in questa mostra.
È dunque già un’artista matura quando, nell’estate del 1951, Gian Carlo Brighenti – da poco responsabile della sezione “rebus” della Settimana Enigmistica – la incontra durante una vacanza in Trentino, mentre sta disegnando un panorama alpino. La loro unione, nata allora come da un colpo di fulmine, durerà per oltre mezzo secolo, per tutta la vita di entrambi. E in essa si realizza una straordinaria sinapsi tra due talenti: quello enigmistico di lui e quello artistico di lei, che diventa a sua volta “autrice”, nel senso più profondo del termine, dei rebus di cui realizza l’immagine. Lui intuisce che il talento di lei può far fare un salto qualitativo non solo alle immagini, ma alla concezione stessa dei rebus, oltre che di altri giochi della Settimana Enigmistica; ed è proprio quello che effettivamente avviene: nel giro di brevissimo tempo, non solo lo stile, ma anche e soprattutto la capacità espressiva del disegno di Maria determina un nuovo standard figurativo nel mondo italiano dei rebus. A suggello della loro unione anche nel lavoro, avendo lui assunto il nome d’arte Briga, lei assume quello de La Brighella (che alternerà con quello di Gemma, una sorta di rebus costruito sulle sue iniziali).
Il disegno di Maria Ghezzi aumenta in modo straordinario le potenzialità del “rebus di relazione” (inteso come contrapposto a quello di “denominazione”), rendendo possibile la costruzione di giochi nei quali la “chiave” non è costituita soltanto dall’azione compiuta da un soggetto, ma anche dal modo in cui essa viene compiuta, dall’atteggiamento dell’animo, dal carattere della persona.
Il rebus è come un messaggio cifrato che l’autore invia al solutore: un messaggio il cui linguaggio segreto si basa sul duplice significato di alcune parole oppure sulla possibilità di usarne alcune come “materia prima” per costruirne altre composte dalle stesse lettere, nella stessa sequenza. Finché nel messaggio vengono utilizzati soltanto degli oggetti (per esempio una pera contrassegnata con una O, per significare “opera”) il talento del disegnatore abbellisce l’immagine ma non arricchisce il gioco enigmistico; quando invece l’immagine deve rappresentare il carattere di una persona, oppure un suo sentimento, oppure ancora un suo atteggiamento particolare nei riguardi di un’altra, il talento del disegnatore diventa parte essenziale del “gioco”, quando non è addirittura una condizione per la sua stessa esistenza. Di questo talento, e della capacità di porlo al servizio di questo particolarissimo genere letterario, Maria Ghezzi ha dato prova più di chiunque altro.
Nei primi 40 anni del suo sodalizio artistico col marito produce una media annuale di 500 immagini di rebus. Negli anni ’90, poi, pur non abbandonando il pennino e la china, riprende in mano i pennelli; ne nascono alcune bellissime tele, delle quali qui è stato possibile proporre soltanto un’antologia
