Tiziana Mignosa tra colori e parole, di Daniela Domenici

Tiziana Mignosa nasce a Siracusa in una famiglia dove fare arte è normale come respirare.

La maggior parte degli elementi costituenti il suo nucleo familiare di origine sono, infatti, artisti.

Sin da bambina frequenta le mostre di pittura della mamma e a volte anche quelle dello zio “famoso” (lo scultore Biagio Poidimani); ben presto si  accorge che il mondo dell’arte in effetti è davvero il suo e lo ama tanto e da sempre.

Si trasferisce a Roma all’età di 25 anni.

Perennemente “innamorata di qualcosa” per lei passare dalla stesura di un racconto, o di una poesia, alla pittura di un quadro o alla costruzione di una lampada con i materiali più impensabili nella stessa giornata è assolutamente normale. Si tratta, parole sue, spesso della stessa energia che prende semplicemente due strade diverse e quindi alla fine ci saranno due manifestazioni differenti dello stesso fuoco che ha attivato il suo sentire.

Quando poi si tratta di dare una nuova vita a un oggetto in disuso basta semplicemente, sempre parole sue, mettersi davanti all’oggetto che vuole “trasformare” e lasciare che inizi il “dialogo tra di loro” attraverso una connessione profonda che le suggerirà cosa e come fare.

Lo stesso accade quando deve dipingere qualcosa o scrivere un testo in prosa o una poesia: l’idea giunge da sola e senza alcuno sforzo, basta solo lasciarsi andare e mettersi in ascolto.

L’autrice afferma di farsi semplicemente canale, il resto lo fa tutta la passione che ha. Qualcuno ha detto che l’entusiasmo, per chi la fortuna di provarlo, viene da Dio e lei ne ha davvero tanto!

Essendo una creativa, scrivere, dipingere o, comunque, creare qualcosa per Tiziana è più di una passione: è un’esigenza vitale della quale non può proprio fare a meno.

Il suo incontro con la poesia, ( le parole in genere) così come la pittura (la creatività in ogni suo infinito aspetto) inizia già da bambina ed è cresciuto insieme a lei.  

 

Tante mostre pittoriche in giovane età, tra la Sicilia e Roma, poi tante parole e pubblicazioni di libri.

Prima di comprendere che la competizione non è più la sua strada ha partecipato a diversi concorsi letterari classificandosi anche ai primi posti; ha anche organizzato e presentato ( dopo) concorsi letterari e a volte ha anche fatto parte della giuria di alcuni di loro. Ha lavorato per conto di una casa editrice presentando autori provenienti da tutta Italia e tuttora anche come ghostwriter.

Finora ha pubblicato  dodici libri di cui tre romanzi, un libro di favole, un saggio e sette sillogi poetiche. A questi si potrebbero anche aggiungere altre quattro raccolte poetiche di autori vari, dove c’è anche qualche sua lirica, che hanno partecipato a eventi organizzati e presentati da lei e da Maria Grazia Vai.

 

Tra una pubblicazione e l’altra qualche mostra di pittura e molto artigianato artistico, stavolta però è libera. Non vuole più “incatenare” le esperienze fatte dentro quelle che definisce, senza mezzi termini, “le buie pagine dei curriculum” soprattutto per quel che riguarda la libera espressione dei colori e delle forme; preferisce rimanerne fuori dove, parole sue, trova più respiro e Luce avvolgente come fosse vento di primavera.

Quando la sua Anima “sussurra o grida” attraverso i colori e le forme che crea le basta essere e divertirsi mentre si esprime. Essendo un puro e semplice atto d’Amore non le importa più di mostrarsi; per questo preferisce stare alla larga da curriculum e regole varie. Quando crea c’è solamente la sua Anima, ciò che verrà plasmato dalle sue mani e tutto l’Amore che possiede per permettere che ciò accada manifestandosi attraverso una forma. Tutto il resto rimane fuori!

 

In questo preciso momento della sua vita ha momentaneamente abbandonato i visi di donna sognanti e poco terreni, che dipinge da sempre, per dare spazio ai mandala.

 

Il mondo invisibile volto alla Luce l’affascina, lo Ama e lo segue da sempre.