Ancora un esempio di ottima sanità al San Martino di Genova, di Daniela Domenici

Stamattina mi è purtroppo capitato un inconveniente sul treno mentre andavo al secondo giorno degli esami di maturità. Il capotreno ha insistito per chiamare un’ambulanza che è arrivata in un attimo e che mi ha portato al pronto soccorso del San Martino: grazie anche a lui!

La mia barella è stata incastrata, con incredibile abilità, come se fosse il pezzo di un puzzle, da infermieri e infermiere in mezzo alle decine di malati e malate che già alle 7 di mattina si trovavano là, anche nei corridoi.

Senza mai perdere la pazienza cercavano di accontentare un po’ tutti e tutte, chi perché soffriva troppo e chi perché voleva il pannolone, chi voleva telefonare a casa o chi voleva un ventilatore per il troppo caldo; poi ci hanno portato, a turno, dopo la visita e il prelievo inziale, nei vari reparti per raggi, tac o risonanza con l’aiuto dei/lle meravigliosi/e volontari/e delle varie misericordie percorrendo corridoi chilometrici e prendendo l’ascensore per andare a -1.

Molto professionale la giovane dottoressa del pronto soccorso che prima di dimettermi mi ha consegnato la cartella clinica e mi ha spiegato, in dettaglio, tutto quello che mi è stato fatto stamattina.