Lilith e Lola, di Elianda Cazzorla, Iacobelli editore 2024, recensione di Daniela Domenici

Elianda Cazzorla, giornalista, scrittrice e docente appulo-patavina che ho già avuto il piacere di recensire negli anni scorsi

https://danielaedintorni.com/?s=elianda+cazzorla

è tornata a “trovarmi” con questa sua nuova opera che ha come sottotitolo “diciotto racconti per una storia” che affascina per più di un motivo.

In primis per l’dea che sta alla base di questa splendida raccolta di racconti, cito dalla quarta di copertina” Lilith vorrebbe ritrovare le sue compagne di classe. Non sa come fare. Sono passati troppi anni e ognuna ha scelto il suo percorso nel labirinto del vivere…un giorno d’estate, nel caos del traffico per un temporale incombente, Lilith scopre un’esile figura all’entrata di un supermercato. E’ Lola…” e grazie a questo incontro Lilith scoprirà, e noi insieme a lei, come diciotto frammenti di vita possano creare un’unica esistenza. Ogni capitolo ha un nome di donna ed è composto da due racconti; il mio preferito è (ma sono molto di parte) “Bimbo viola” nel capitolo di Marina e poi “Teflon e Quasar” in quello di Arianna e “Formica fosca” in quello di Mimma. Ognuno di loro trasmette le più variegate emozioni e sempre tanta struggente, commozione: bravissima!

E complimenti per lo splendido stile narrativo che è ormai una cifra distintiva di Cazzorla, ricco, variegato, denso di figure retoriche, di accostamenti inusuali, di inserimenti di brevi lettere o pagine di diario e di altro ancora per raccontarci le storie di Lilith, Lola, Anna Marina, Lucia, Zoe, Arianna, Emma, Luisa e Mimma: grazie!