L’amante, di Amanda Quick, traduzione di Maddalena Mendolicchio, gruppo editoriale Fanucci 2024, recensione di Daniela Domenici

Superlativamente splendido questo romanzo di Amanda Quick, uno dei tre pseudonimi della scrittrice americana Jayne Ann Krentz, perfettamente tradotto da Maddalena Mendolicchio. Ho letteralmente divorato le 326 pagine di questa storia ambientata nel periodo Regency “densa di adrenalina e passione con una trama fitta di intrighi, bugie e incontri clandestini”: standing ovation, Jayne!
Non conoscevo questa autrice che, leggo nella biografia, ha scritto oltre 50 best sellers ambientati in tre mondi, quello contemporaneo con il suo vero nome, quello storico come Amanda Quick e quello futuristico come Jane Castle.
Straordinaria la sua caratterizzazione dei due principali protagonisti, Iphiginia e Marcus, che vengono descritti così perfettamente che ci sembra di essere lì a vedere e ad ascoltare mentre vivono le tante avventure intricate nella Londra di inizio Ottocento nel pieno della Stagione; insieme a loro i/le tanti/e co-protagonisti/e, da Amelia e Zoe, cugina e zia di Iphiginia, a Bennet, fratello di Marcus, e tutti/e gli/le altri/e che concorrono, in modo magistrale, a creare la suspense intorno a un/a misterioso/a ricattatore/rice che solo nelle ultime pagine verrà scoperto/a: bravissima!!!
Semplicemente magico lo stile narrativo di un vero giallo dal ritmo velocissimo, che fa stare in un’apnea emozionale fino all’ultima pagina di questa storia che ci fa innamorare, sin da subito, di quella coraggiosa, battagliera, intelligente e ironica giovane donna chiamata Iphiginia: grazie!