scrittura e lettura, di Loredana De VIta

Attraversare la scrittura dell’altro e farla propria.
Parole vive, agorà di incontro e condivisione, voce e forma del mistero di ogni cuore e di ogni storia.
La scrittura ha un dono, rende visibile quella realtà interiore così spesso messa a tacere.
La scrittura ha un pregio, sottopone ad analisi profonda l’immagine e la verità di sé.
La scrittura ha un dovere, essere fedele alla vita.
La scrittura ha un diritto, dare forma alla voce e alle voci.
Incontrare la scrittura dell’altro è mettere in gioco se stessi nella certezza di uscirne arricchiti, più veri, più umani, poiché nessun mondo si compone solo di isolati sé.
La scrittura dell’altro avvicina a mondi insospettabili, forse, o comunque di cui non si ha piena consapevolezza.
La scrittura dell’altro è una possibilità per guardare oltre se stessi, superare il narcisismo e la tendenza ad auto osannarsi e scoprire di avere ancora tanto da imparare, ma anche tanto da poter offrire.
Scrivere è dialogare, porsi in dialogo, un’azione, cioè, non un macigno che blocca e ostacola.
Scrivere è una visione oltre che un sogno, è la consapevolezza di avere ed essere una storia che si fa carico della storia degli altri e così facendo ne diventa responsabile.
Scrivere è rispettare e rispettarsi, avere coscienza dei limiti e delle imperfezioni e riconoscersi nel coraggio paziente di migliorarsi.
Scrivere è il sorriso e il pianto che dal profondo del cuore si apre all’orizzonte del cielo infinito.