Aggiustare l’universo, di Raffaella Romagnolo, Mondadori 2023, recensione di Daniela Domenici

Superlativamente splendido, commovente, emozionante, struggente e tanto altro ancora questo libro di Raffaella Romagnolo, scrittrice e docente che vive sulle colline tra Piemonte e Liguria, che è stato candidato al premio Strega e che meriterebbe di essere adottato nelle quinte superiori di ogni ordine e grado per la straordinaria, dettagliata e appassionata ricostruzione degli anni che vanno dal 1938/39 al 1945/46 attraverso la storia della bambina Ester, di sua madre Margherita, di suo padre Abram e della maestra Gilla che vuole “aggiustare l’universo” con i suoi piccoli gesti quotidiani che si rivelano fondamentali e decisivi.
Complimenti per la magica ed empatica caratterizzazione dei/lle tanti/e co-protagonisti/e e per l’attenta ricostruzione dei luoghi, delle leggi razziali, delle tradizioni, delle deportazioni e della vita quotidiana durante il nazifascismo; siamo sulle montagne durante la Resistenza con Michele, nel lager insieme ad Abram e, dopo l’arrivo dei russi, nel suo lungo e doloroso viaggio di ritorno verso l’Italia: standing ovation!
Spero che venga tratto un film o uno sceneggiato da questo libro-gioiello, non so se ci sia già un progetto in merito, me lo auguro con tutto il cuore: bravissima!