Seduti allo stesso tavolo, di Stefania Convalle, edizioni Convalle 2024, recensione di Daniela Domenici

Mi sono perdutamente innamorata, in senso virtuale, di questa scrittrice ed editrice che non conoscevo fino all’altro ieri: inizio con questo incipit iperbolico e affettuosamente ironico perché nel giro di 48 ore ho letteralmente divorato due suoi libri che mi hanno fatto sorridere, emozionare, commuovere e tanto altro ancora: bravissima!
Convalle merita i complimenti più calorosi non solo per la trama immaginata che ruota intorno al mondo dei libri, delle scrittrici, degli scrittori e degli/lle agenti letterari/e ma, soprattutto, per lo stile narrativo assolutamente perfetto, denso e variegato, e per la magica caratterizzazione dei/lle suoi/e protagonisti/e, in questo caso di Penelope, Pietro, Mara e Anastasia, impossibile non innamorarsene. Cito dalla prefazione di Tania Mignani “la storia? La trama? La costruiscono loro, non hanno bisogno di ambientazioni pittoresche, di dettagli più o meno reali. Non recitano su un palcoscenico con scene dipinte nello sfondo. Si muovono e agiscono in una scenografia che il lettore (e la lettrice, NdR) costruisce nel proprio immaginario”: standing ovation!
curiosità…mi piacerebbe? mah..
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a me tanto, l’ho divorato 🙂
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