Archivio tag: #adelelibero

La Papessa, sonetto su un arcano maggiore di Adele Libero

Chissà che pensi quando la Papessa compare lì tra tutti i tuoi tarocchi, è strana quella carta e sembra messa lì solo per lustrarti bene gli occhi. Invece è un fatto arcano perché… Continua a leggere

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febbraio, acrostico di Adele Libero

Faremo insieme corse fino in cima, Esploderanno nella terra i semi Bande di cirri suoneranno in cielo, Bruciando il suono di quei lampi e tuoni. Ritroverà nel marzo lo splendore Amico delle spezie… Continua a leggere

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il rumore del silenzio, di Adele Libero

E d’improvviso qui scoppiò il silenzio, dell’anima si spensero le voci. La casa, il mondo e gli alberi, la pioggia, tutto sospeso come in un enigma. Vennero a galla le mille paure: il… Continua a leggere

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Saffica al nuovo anno, di Adele Libero

Ed or che son cadute le tue foglie o vecchio anno che ten fuggi via, adoprati a trovare un sostituto che sia gentile. Chè qui abbiamo perso la ragione e stiamo combattendo mille… Continua a leggere

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novembre, acrostico di Adele Libero

Nell’alba di novembre c’è del sole. Opprime già i cavalli su in collina Va dolcemente per le case dove esprime il suo sapore il mio paiolo. Ma a sera nebbia copre la pianura… Continua a leggere

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la pastiera, di Adele Libero

Questa ricetta che vi voglio dire è una difficoltà eccezionale, tutti vogliono sempre dissentire perché hanno in mente un gusto ancestrale. Si tratta di quel dolce che la sera t’appresti a preparare dentro… Continua a leggere

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agosto, acrostico di Adele Libero

Agita l’aria un che di salmastrino, Gira anche il sole al punto suo più alto, or che la gente fa in vacanza il salto. Si nota a sera il cielo più stellato. Tanto… Continua a leggere

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dormiveglia, di Adele Libero

Canta la radio, già è la radiosveglia, pretende che mi alzi e vada in bagno, tra un’ora devo essere al lavoro. Il traffico è inclemente e porta danno. Ma c’è una freccia ancora… Continua a leggere

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le porte del mare, di Adele Libero

Alle porte del mare creavo castelli, profumo di sabbia m’andava negli occhi. Vedevo da me ch’erano umidi e belli nel mentre gabbiani gridavan stornelli. La gioia del cuore era in un secchiello, veniva… Continua a leggere

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