Firmino. Avventure di un parassita metropolitano di Sam Savage, recensione di Daniela Domenici
Il mondo visto con gli occhi di un topo ma un topo, anzi un ratto, molto particolare, diremmo alquanto “sui generis”. Firmino è un topo che vive nella “lowlife” bostoniana, nella vita marginale, dei sotterranei, delle fessure, delle pozzanghere di una grande città metropolitana. Ma Firmino è un topo speciale : impara a leggere mangiando, per sopravvivere, le pagine di migliaia di libri, divorandone letteralmente le
parole e facendole sue perché è comunque partito già un po’ svantaggiato alla nascita: siccome non arrivava mai a succhiare uno dei capezzoli di mamma Flo perché i suoi fratelli erano troppi e troppo voraci, doveva sempre aspettare che avessero finito tutti per poter leccare il latte che restava e che, in fondo, era anche il migliore, come Firmino scopre presto ma non vi diciamo il perché, vogliamo lasciarvi il piacere di scoprirlo leggendolo. Firmino, dicevamo, è un topo che si sente stretto nella sua pelle, fa di tutto per imparare a
comportarsi da umano per essere accettato, compreso ed amato da qualcuno; soffre una serie di delusioni e disillusioni, vedi, per esempio, l’affetto non corrisposto per il libraio Norman ma riesce anche ad avere una sua piccola fetta di felicità nei mesi di convivenza con lo scrittore Jerry che gli farà anche uno dei regali più preziosi: un minuscolo pianoforte – giocattolo che Firmino suonerà fino alle ultime pagine del libro e della sua vita. Questo romanzo di Sam Savage, edito dalla Einaudi, è esploso grazie ad un passaparola mondiale, era stato pubblicato da una piccola casa editrice americana in sole mille copie ed ha vinto tutti i più importanti premi per scrittori esordienti, l’autore è un ex professore di filosofia che ha poi sperimento tanti altri
mestieri, dal meccanico di biciclette al carpentiere al pescatore, e Firmino, il protagonista della sua storia, è diventato l’emblema di tutti quelli che considerano la fantasia e la lettura come uno degli alimenti più preziosi per l’anima.
Voto: 5 /