C’è del buono in Stenterello, recensione di Fausta Spazzacampagna

Una delle più famose maschere della tradizione fiorentina, Stenterello, il popolano fiorentino pieno di debiti e di problemi, un po’ fanfarone ma generoso, sale sul palcoscenico di quel piccolo gioiello che è il Teatro di Cestello, regalato da Alessandro Riccio e dal suo amore per Firenze e la sua storia…

Una spassosa commedia dove si comincia a ridere prima che lo spettacolo inizi: rumore di passi che battono forte sul legno del palco, un viso che sbircia ogni tanto dal sipario, come se là dietro si stesse preparando qualcosa, creano un’aspettativa curiosa e divertita..

Poi Luigi con i suoi due grandi amori: Faustina e il teatro, con la sua compagnia di scalcinati “attori”, con i fiaschi continui.

Luigi non sa più come far fronte ai debiti, però non vuole ritornare al suo lavoro di orologiaio nel negozio che gli ha lasciato il padre perché sente con forza dentro di sé la passione del palcoscenico.

Abbandonato da tutti, perfino dalla Faustina tanto amata, sta per essere vinto dalla disperazione quando con un colpo di genio si inventa una persona nuova, una nuova figura teatrale, Stenterello, che saprà rimettere in piedi una nuova compagnia di cui farà parte anche Faustina, ignara come tutti gli altri che dietro quella maschera c’è Luigi Del Buono.

Stenterello però finisce per diventare più famoso e amato del suo creatore e Luigi è costretto a combatterlo per liberarsene e poter ritrovare il suo vero essere e l’amore di Faustina.

Nonostante ci siano momenti di commozione soprattutto per la violenta lotta interiore di Luigi-Stenterello, la commedia è un fuoco d’artificio di battute esilaranti, di situazioni comiche, un continuo cambio di scena anche se la scena è unica – un palco di legno, una grande cornice che fa da specchio e un piccolo sipario che si rende utile in mille modi – un continuo cambio di personaggi che suscitano risate continue e applausi a scena aperta.

Alessandro Riccio – autore e regista dello spettacolo, insieme a Silvia Paoli aiuto regista e a Lavinia Parissi assistente alla regia – è Luigi e Stenterello, con la sua incredibile accattivante bravura che riempie la scena anche quando è solo sul palco, che si trasforma da Luigi in Stenterello e viceversa con una velocità ed un’energia che lasciano stupefatti.

Ma tutti gli attori sono stupendi, un cast magnificamente amalgamato: sei persone in scena ma sono tanti di più…sono gli attori della prima tragedia, il creditore che lo perseguita, gli attori che si presentano al provino, il barbiere, l’attore famoso che recita solo se c’è Stenterello, tutti personaggi che li costringono a cambi di costume rapidissimi e a dare ad ogni personaggio la sua caratteristica particolare.

Sembrano tanti ma sono sempre loro: la magica Silvia Paoli, un vulcano di attrice, sempre divertentissima senza però mai scadere nel ridicolo; la bravissima Silvia Frasson che è Faustina, ragazza che sa bene quello che vuole e freme quando per necessità di spettacolo deve fare la camerierina dolce; e poi Alessio Nieddu, Daniele Bonaiuti e Nicanor Cancellieri, grandissimi tutt’e tre a creare macchiette spassose.

A perfezionare tutto gli abiti come sempre perfettamente intonati allo spettacolo di Katia Pepe e Daniela Ortolani.

Una serata tutta da godere, dove non ci si rende conto del tempo che passa tanto si viene presi dal ritmo travolgente della commedia. Applausi a non finire alla fine, piccolo ringraziamento all’amore e alla dedizione di Alessandro e di tutti – Silvia e Silvia, Alessio, Daniele e Nicanor.