La parola ai giurati al teatro Le Laudi di Firenze, recensione di Daniela Domenici
Uno degli spettacoli teatrali più belli visti fino a oggi, novantacinque minuti ininterrotti di colpi di scena, senza pausa, dodici attori e attrici sempre sul palco guidati dall’attenta e perfetta regia di Paolo Santangelo che ha ritagliato per sé anche la parte del protagonista che nella versione cinematografica di questo testo di Reginald Rose è di Henry Fonda.
Al teatro Le Laudi è “on the stage” “La parola ai giurati”, un thriller giudiziario ambientato a New York in cui dodici persone di diversa età, origini ed estrazione sociale, si ritrovano in camera di consiglio per pronunciare un verdetto di colpevolezza nei confronti di un ragazzo accusato di aver ucciso il padre. Le prove sono così schiaccianti che la condanna alla sedia elettrica appare subito scontata, quasi una formalità burocratica per formalizzare la quale sembra che bastino solo pochi minuti. Ma non sarà così: si tratta di una condanna a morte e allora è necessario raggiungere l’unanimità e uno dei giurati non è d’accordo, ha un ragionevole dubbio e con pazienza, meticolosità e intelligenza costringe gli altri undici a riesaminare tutto il processo e, grazie a una serie di sue brillanti deduzioni, inizia lentamente ma inesorabilmente a incrinarne le certezze. Fra violenti contrasti, sempre nuovi dubbi ed estenuanti e, talvolta violente, discussioni i dodici giurati rimangono chiusi fino a che non raggiungono una decisione finale unanime che, naturalmente, non vi diciamo anche se chi ha visto il film sa quale sarà.
I magnifici, formidabili dodici sono, strettamente nell’ordine in cui appaiono nell’evento creato su FB: Paolo Santangelo, protagonista e regista, Marco Contè, Gaia Nanni, Silvia Moneti, Moreno Pini, Remo Masini, Manuelita Baylon, Eleonora Cappelletti, Gianni Andrei, Stefano Algerini, Riccardo Bono, Henry Bartolini.
Ottime le scelte registiche per quel che riguarda i movimenti dei dodici, non facili in uno spazio ristretto qual è un palcoscenico, e perfetto anche il gioco delle luci che hanno contribuito alla magica riuscita dello spettacolo.

Ricordo il film, bellissimo e deve essere molto intrigante anche il lavoro teatrale!
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Uno spettacolo bellissimo, avvincente e coinvolgente!
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