Aquiloni con Paolo Poli al teatro Puccini di Firenze di Daniela Domenici

paolo poli in aquiloni

Uno spettacolo nello spettacolo vedere il tutto esaurito al teatro Puccini anche nell’ultimo giorno di repliche di “Aquiloni”, spettacolo che Paolo Poli ha creato ispirandosi liberamente ad alcune poesie di Giovanni Pascoli tratte da “Myricae” e da “Poemetti”.

Per dar vita a questa sua idea l’inossidabile, straordinario Poli, che è anche il regista, si è avvalso delle bellissime scene di Emanuele Luzzati che si susseguono con un originale meccanismo che non vi vogliamo svelare, gli stupendi costumi di Santuzza Calì, le musiche ad hoc di Jacqueline Perrotin e le deliziose coreografie di Claudia Lawrence.

Ma soprattutto si è circondato di quattro attori di prim’ordine che sono stati il valore aggiunto dello spettacolo dimostrando un grande professionalità e condividendo senza alcun timore reverenziale il palcoscenico con Paolo Poli; i nomi di questi magnifici quattro sono, in pure ordine alfabetico, Fabrizio Casagrande, Daniele Corsetti, Alberto Gamberini e Giovanni Siniscalco.

“Aquiloni”, il titolo che Paolo Poli ha scelto per questo suo spettacolo in due tempi, vuole subito richiamare alla mente la celebre poesia di Pascoli e vuole essere, come dichiara l’autore e regista, “un’allegoria del comporre poetico” e un richiamo ai giochi di una volta, quelli del “buon tempo antico”. Ma vuole anche evocare la magia della memoria “e la saldezza linguistica nelle figure contadine di un’Italia ancora gergale”, ancora con le parole del regista.

Paolo Poli e i suoi “magnifici quattro” coprotagonisti hanno ininterrottamente recitato, a memoria, in versi pascoliani sottolineandone, con ottima arte attoriale, le celebri e numerose onomatopee, assonanze e allitterazioni. Ma non si sono limitati a questo: hanno anche interpretato dei divertenti siparietti musicali in cui si sono esibiti quasi sempre “en travesti” con una velocità di cambio costumi davvero encomiabile.

Pare che per Paolo Poli l’età anagrafica, il tempo che passa, siano solo dei dati ininfluenti, ha ancora voglia di stupire, di divertirsi e far divertire in modo intelligente e mai banale, elemento che sta diventando sempre più raro e per questo merita, e glielo tributiamo qui virtuale dopo averglielo regalato dal vivo insieme al numeroso pubblico presente, il nostro caloroso e sentito applauso.