Gita d’istruzione scolastica sui cinque sensi assolutamente senza…senso!!!, resoconto di Daniela Domenici
Prima elementare, sei anni, la maestra spiega con pazienza e con tanti esempi quali e quanti sono i cinque sensi per preparare i suoi piccoli allievi alla gita d’istruzione programmata: vuole che facciano una bella figura e non si risparmia…
Sondaggio estemporaneo: dove sarebbe più appropriato, secondo voi, condurre dei piccoli di 5-6 anni per capire dal vivo, per vedere de visu, per saggiare col tatto e percepire gli odori? Quali luoghi suggerireste?
Io direi: un prato, un laghetto ma anche un panificio o comunque una bottega artigiana, insomma un luogo in cui questi piccoli discenti possano mettere in pratica le nozioni sui cinque sensi che la maestra ha spiegato loro…
E invece, purtroppo, è capitato (naturalmente non darò punti di riferimento ma sappiate che è tutto vero…) che questi pargoli siano stati portati in gita d’istruzione in un parco fiorentino di quelli monumentali, storici, d’epoca, non al Quercione alle Cascine…
E questi poveri cuccioli sono stati costretti a subire non solo tre ore ininterrotte di spiegazioni della guida ma, e qui si tocca il fondo del non senso, a sentirsi redarguire in continuazione con “non toccate, non calpestate, non mangiate, non bevete”, mancava solo “non respirate”…una serie infinita di divieti che ha non solo sfiancato i suddetti “passerotti” ma non ha permesso loro di mettere in funzione nessuno dei cinque sensi del corpo umano che la maestra aveva così bene spiegato…
Aggiungiamo poi che il suddetto giardino monumentale è stato costruito tutto in salita con vialetti in ghiaia quindi faticoso anche da percorrere per dei bambini così piccoli, tutti intruppati, irreggimentati come soldatini disciplinati…
…e questa è stata la gita d’istruzione: cosa avranno imparato quei piccoli?

forse anche questo bisogna metabolizzare in questo mondo…
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Già, molto triste. Invece mi ricordo che in Irlanda ogni spazio museale, giardino, chiesa ha il “percorso bambino”…sotto forma di caccia al tesoro. I bambini possono toccare, sentire, odorare, ascoltare, giocare…e con loro chi li accompagna. Anni fa, a Dublino con la mia Francesca ,entrammo per visitare una delle chiese più belle della città e per starci al massimo un quarto d’ora..Invece ci siamo state quasi 2 ore, a scoprire statue, a rincorrere capitelli e cripte,a risolvere indovinelli, tutto nel rispetto del silenzio di un luogo sacro che poi tanto silenzio non è stato perché la bambina era molto coinvolta nella scoperta e quindi saltava, correva, rincorreva persino il sacrestano per fargli domande. Che divertimento…e lo stesso in un museo, che però non ricordo il nome..ma sempre in Irlanda!!!
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grazie per questa tua testimonianza, Maria Luisa cara…:-)
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Hanno sicuramente imparato a NON TOCCARE, NON SENTIRE, NON GUARDARE, NON ANNUSARE, NON GUSTARE. Chissà che la negazione stessa dei cinque sensi non li abbia invogliati a metterli tutti in pratica PER REAZIONE.BE chissà mai che ne abbiano scpoerto l’importanza proprio perchè sono stati loro negati. 🙂
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chissà, Ale 🙂
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Preferisco non dire cosa possono aver imparato…..andrei al di là di un discorso civile…..
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😦
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Hanno imparato le prime astrusità umane!
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:-(((
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