Roberto Vecchioni ospite di “Amici”, riflessioni di Angela Citro
Ieri sera alle 19.30 stavo guardando distrattamente “Amici” di Maria De Filippi su LA5.
All’improvviso un tuffo nell’animo: ho iniziato ad ascoltare una canzone di Pino Daniele: “Napul ‘è”, una città vissuta e descritta da un napoletano doc.
http://www.youtube.com/watch?v=OdR7Na1QFDQ
In questo brano c’è tutta la realtà di ieri e di oggi di questa unica e splendida città!
E’ accaduto durante la lezione che Roberto Vecchioni stava tendendo agli allievi della trasmissione “Amici” sulle emozioni. Ha voluto fare un esempio paragonando il modo in cui Lucio Dalla ha scritto e cantato una canzone dedicata a Milano con “Napul’ è” di Daniele; in quella di Dalla non ‘era la stessa emozione perché non era milanese mentre Pino Daniele è napoletano nell’animo e quindi è qualcosa che lo tocca profondamente.
Guardo il programma “Amici” quando il lavoro me lo permette e ve lo consiglio vivamente.
A chi vorrebbe conoscere in tutte le sue sfaccettature la città di Napoli consiglio di ascoltare “Napulè” di Pino Daniele.
Guardo anche io Amici, da tanti anni. Un po’ mi infastidisce la formula che vede questi ragazzi, giovani talenti nel campo musicale o nel ballo, rinchiusi in questo scenario da Grande Fratello e sempre sotto i riflettori a vivere le loro emozioni, le loro sconfitte o le loro vittorie. Una casa di vetro che non risparmia nessuno. Ed anche le critiche dei Prof, spesso pretestuose, per affinare questi talenti o stroncarli definitivamente, mi danno la sensazione di uno spettacolo troppo centrato sull’emotività e poco sull’arte reale. Non ho visto questo passaggio di vecchioni ma devo ritenere che, appunto, anche lui sottolineasse la necessità di essere sempre se stessi e di esprimere al meglio le proprie emozioni, quelle più profonde e viscerali, come Daniele in Napul’è. Da napoletana devo dire che questa canzone emoziona molto ma non è tra le mie preferite.
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