Quando K non è solo un’abbreviazione…di Daniela Domenici
Stamattina è capitato di dover fare supplenza ai miei pargoli di prima media e ho pensato, su gentile suggerimento di una collega, di scegliere uno tra i tantissimi miei libri e proporlo in classe per una lettura e seguente comprensione.
La mia scelta è caduta su “K” di Susanna Sarti, libro che amo profondamente per vari motivi: perché è stata la mia “prima volta” come correttrice di bozze ed editor, perché l’autrice mi chiese, subito esaudita, di creare l’introduzione (anche questa la mia prima volta e ritengo che sia anche la mia migliore, insuperata, particolarmente ispirata…) e infine, ma non ultimo, perché una splendida e divertente fiaba moderna.
Ho chiesto ai pargoli di interrompere la mia lettura ogni qualvolta non conoscessero un termine, sempre alzando prima la mano, e ho iniziato non solo a leggere ma…a interpretare, con voci diverse, i vari protagonisti della fiaba.
E devo dire, con molta umiltà, che credo di essere riuscita in questo esperimento perché non solo i pargoli sono rimasti in attento silenzio ma hanno anche chiesto, con le modalità stabilite, il significato di alcuni termini; hanno riso nei passaggi più ironici del libro e molti di loro mi hanno anche chiesto di poterlo avere, a rotazione, in prestito per finire di leggerlo a casa, cosa che mi ha riempita di soddisfazione e gioia, naturalmente.
Mi piacerebbe ripetere questo esperimento in qualche altra classe e scuola l’anno prossimo…

Deliziosa questa esperienza…. a volte i ragazzi sanno sorprenderci per davvero…
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grazie 🙂
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Karina l’idea!
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🙂
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Tanti Komplimenti per l’esperimento !
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grazie kara 🙂
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🙂 Wè…si potrebbe fare anche tra adulti… 😉
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perché no? 🙂
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