Conferenza su Ferlinghetti del prof. Gordon Poole, recensione di Adele Libero

berkley

Berkeley

Suona ancora, vecchio sax,
fai fluire musica nelle vene,
abbassa i trigliceridi,
infiamma  quest’anima in attesa.

Soffiami ancora il  vento
di quegli anni strani,
pieni di fermento,
ricchi di domani.

Sit in di protesta, giovani accesi,
marce di pace, cancelli chiusi.
Paura che il mondo crollasse
sotto un fungo di bomba,
(anche bello a vedersi).

Così l’umana catarsi, invocata,
si fuse con la poesia:
e ci sentimmo leoni.

——
Questa mia breve poesia è stata ispirata dal piacevole pomeriggio  letterario
vissuto ieri dalla sottoscritta e da un folto pubblico al Museo  Nazionale di
Napoli.

Il Prof. Gordon Poole, già docente di Letteratura  nord-americana  all’
Istituto Orientale di Napoli, ha presentato il poeta Lawrence  Ferlinghetti, un
autore della  cosiddetta “beat generation” statunitense (anche se a lui
non  piace questa etichetta in quanto amante dei classici) ed editore con la
sua  casa “City Lights”, diventata famosissima per aver pubblicato libri di
autori  ritenuti dissidenti. Essi erano,  invece , liberi  pensatori che
influenzarono  a movimenti studenteschi in lotta per le principali libertà dell’uomo,  anti- razziali ed anti partecipazione alla guerra del Vietnam.

Per Ferlinghetti,  editore e lui stesso poeta di successo,  è stata  organizzata al Museo Nazionale una mostra “Sulla rotta di Ulisse” di  vari  quadri su questo tema nonché il pomeriggio di cui vi parlavo “Lawrence  Ferlinghetti e la beat generation. Poesia e musica al Mann”.

L’interessante excursus letterario  del Prof. Poole si è avvalso dell’accompagnamento  musicale del bravissimo sassofonista Ryan Dooley e
dell’attore- regista Egidio Carbone, che ha recitato con grande enfasi e verve
alcuni brani  letterari di questi poeti  americani.