Al prigioniero (maltrattato a morte) di Adele Libero
Le carezzammo ad una ad una,
le tue ferite, le tue membra
illividite, gonfiate.
Non potevano darci risposte,
nascoste, in ogni piega del tuo corpo,
scomparso, dentro ad un letto
che non era tuo, bluastro.
….
In quella stanza anonima,
bianca, stanca,
dove la luce spezzava il filo
dell’esistenza.
Ci torceva il velo
d’indifferenza, intorno,
delle parole,
velate, incolori, senza dolore
al nostro dolore.
…
Ed oggi la Verità, sciupata,
pentita, mortificata, è volata
lassù, a farti compagnia,
così come vorrebbe fare,
zeppa di dolore,
questa mia poesia

ti ringrazio di avere onorato questa vita finita troppo presto con la tua scrittura toccante, ti sono grata di averlo fatto anche per me e per tutti quelli che Stefano ce l’hanno nel cuore e che magari non lo sanno esprimere così bene.
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tristissima , ma toccante!!!!!!!
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Ecco dei versi che avrei voluto scrivere io… Complimenti Adele Libero !
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