“Il prode Nino, augustano ormai fiorentino, alla conquista dei sospirati pettorali” di Nino Ermes Vacante
Diario di sabato 23 novembre 2013, vigilia della Maratona di Firenze: In mattinata, alle ore 11, aspettavo l’arrivo a Firenze dei nostri cinque compagni di squadra, Alessio, Carmelo, Danilo, Giuseppe e Mario, quando mi comunicano che per un guasto tecnico all’aereo avranno cinque ore di ritardo e quindi il nuovo orario previsto di atterraggio a Firenze –Peretola sarà intorno alle ore 16. Proprio a quell’ora mi arriva una telefonata da parte di Carmelo che mi dice che sono ancora all’aeroporto di Catania e che non sanno quando partiranno e che sperano di arrivare almeno in serata e mi chiede se posso andare io a ritirare i pettorali per tutti loro cinque anche perché alle ore 20 chiude l’Expò e di conseguenza termina anche la loro distribuzione col rischio di non fare in tempo a ritirarli. Il mio pensiero va a questi amici, con le rispettive mogli, bloccati all’aeroporto di Catania in trepidante attesa di poter partire, sicuramente innervositi e stanchi anche per la tensione di affrontare all’indomani una Maratona lunga 42 chilometri e 195 metri. A quel punto “faccio un triplo salto mortale con triplo avvitamento e pure carpiato” e mi tuffo, con il mio Beverly 200, nel traffico cittadino del sabato fiorentino e da casa mia in zona Sud-Ovest mi precipito in zona Nord-Est della città dove si trova il Centro di ritiro dei pettorali. Ho cercato subito l’ufficio direzionale dove poter chiedere di ritirare i pettorali per conto di altri e con non poche difficoltà burocratiche di deleghe scritte da me personalmente e firmate per ognuno dei nostri amici con cui mi assumevo la responsabilità del ritiro. Finalmente sono riuscito ad avere i cinque fogli e così son potuto andare agli appositi banconi dove avvenivano le distribuzioni dei pettorali e poi agli altri dove distribuivano i pacchi gara dopo aver percorso tutto l’Expò pieno zeppo di persone, una calca inimmaginabile sia di podisti che di accompagnatori, amici e parenti. Ho guardato l’orologio ed erano le 17.30, ho ripreso il mio Beverly e sono andato all’aeroporto di Peretola, in zona Nord-Ovest di Firenze dove sono arrivato alle 18, giusto nel momento in cui atterrava l’aereo proveniente da Catania con sette ore di ritardo. A quel punto non mi rimaneva che aspettare che si aprissero le porte degli arrivi dove avrei visto apparire i nostri amici sicuramente stanchissimi della così lunga e snervante attesa e come un “babbo Natale” ho distribuito a ciascuno di loro i pettorali e i pacchi gara previsti. Giustamente non finivano mai di ringraziarmi, consapevoli del grande favore che ero riuscito a fare e del rischio che avrebbero potuto subire: oltre al danno del ritardo anche la beffa di non poter avere l’ambito pettorale per affrontare la tanto sognata maratona.
Il prode Nino,
augustano fiorentino
di amicizia campione
avrà un successone!
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grazie Fausta 🙂
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Bravo Nino, un vero amico, premuroso e attento! Buona gara a te ed ai tuoi amici !!
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grazie Adele 🙂
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