“Rosa Smith, la prima ittiologa”, da me tradotto e rielaborato
Nelle caverne rocciose e buie sotto la penisola di Point Loma a San Diego vivono gruppi di piccolo pesci rosa ciechi, lunghi sei o sette pollici. Sono stati scoperti e più tardi descritti e classificati da una giovane donna di nome Rose Smith. Il ghiozzo cieco, Typhologobius californiensis, ora Othonops eos, a inaugurato la sua carriera.
Secondo il famoso biologo marino Carl L. Hubbs “Rosa Smith è stata la prima ittiologa”.
La Smith era l’ultima di nove figli. I suoi genitori erano arrivati in California dall’Illinois per lanciare un quotidiano e ci ritornarono quando alla loro figlia più piccola, fragile per la tubercolosi, fu suggerito di cercare un clima più caldo. Rosa terminò i suoi studi superiori al seminario di Point Loma acquisendo un vivo interesse per la storia naturale della regione. Si unì alla società di storia naturale di San Diego e iniziò, da amatore, a collezionare, osservare e identificare specie locali di animali e piante.
Nel 1870 il celebre ittiologo David Starr Jordan arrivò a San Diego. Una delle figlie di Rosa Smith ha scritto che Jordan incontrò Rosa mentre prendeva in affitto un cavallo e un calesse da suo padre ma un’altra figlia sosteneva che si fossero incontrati alla società di storia naturale. Comunque sia andata la storia Jordan ascoltò la Smith mentre leggeva un resoconto di una nuova specie di pesce (probabilmente il gozzo cieco), ne fu profondamente impressionato e la spinse a studiare con lui all’università dell’Indiana.
Rosa trascorse l’estate del 1880 in un tour di storia naturale in Europa con Jordan e i suoi studenti, poi frequentò l’università dell’Indiana per due anni ma fu richiamata a casa a causa di malattie nella sua famiglia e non si laureò. Prima che se ne andasse Jordan la presentò a un suo giovane studente tedesco, Carl H. Eigenmann, che stava per laurearsi in ittiologia.
Di ritorno a San Diego Rosa Smith intraprese la descrizione formale e la pubblicazione delle varie specie di gozzo cieco e di altri pesci e mantenne uno scambio epistolare e una corrispondenza con Carl Eigenmann. Prima che si sposassero il 20 agosto 1887 Rosa aveva già pubblicato quasi 20 suoi studi. Collaborarono anche nello studio di pesci d’acqua dolce in sud America nelle collezioni di Harvard e Rosa Eigenmann fu la prima donna che ebbe il permesso di frequentarne le classi.
Nel 1891 Jordan divenne cancelliere dell’università di Stanford e Carl Eigenmann fu lasciato a dirigere il dipartimento di zoologia all’università dell’Indiana, poi dovenne capo dipartimento e infine decano della “graduate school”. I cinque figli Eigenmann inclusa una bambina disabile e un bambino che fu poi messo in un istituto e l’onore della cura dei figli ricaddero pesantemente sulle spalle di Rosa.
Nonostante tutto riuscì a collaborare con suo marito per oltre 15 pubblicazioni; i due coniugi furono i primi a descrivere almeno 150 specie di pesci.
Quando suo marito ebbe un infarto nel 1927 Rosa tornò a San Diego con lui che poi morì poco dopo. Rimase a San Diego con i figli ma non fu scientificamente attiva. La sua breve ma produttiva carriera era stata portata avanti nonostante tutti gli ostacoli e una volta lei scrisse “nella scienza come dovunque nel campo del pensiero la donna dovrebbe essere giudicata con lo stesso standard di un uomo”.
https://www.sdsc.edu/ScienceWomen/eigenmann.html
