Louise Arner Boyd, esploratrice artica e prima donna a volare sopra il Polo Nord, da me tradotto e rielaborato
Louise Arner Boyd nacque nel 1887 a San Rafael vicino a San Francisco in California. Quando aveva 13 anni ereditò tutte le ricchezze della famiglia e iniziò a viaggiare per l’Europa. Nel 1924 visitò l’Artico su una nave da crociera norvegese e questa visita dette inizio al suo interesse nelle esplorazioni polari. Così nel 1926 portò alcuni amici dalla Norvegia all’oceano Artico su una nave per vedere meglio questo bellissimo Artico.
Nel 1928 Louise iniziò la sua prima spedizione artica, la sua missione era di trovare lo scomparso esploratore norvegese Roald Amundsen che si era perso mentre cercava un altro esploratore, l’italiano Umberto Nobile. Lei non soltanto guidava la spedizione ma la finanziò con la sua eredità essendo la sua famiglia molto benestante. La sua spedizione viaggiò per più di 16.000 km, circa 10.000 miglia, ma non trovò nessuna traccia di Amundsen. Tuttavia ricevette la Croce di Cavaliere dell’Ordine di Saint Olav dal governo norvegese per quello che aveva ottenuto.
Louise iniziò a fare viaggi annuali nell’Artico nel 1931. Quell’anno esplorò la Groenlandia nordorientale e studiò le formazioni glaciali, la vita delle piante e la vita degli animali sul De Geer Glacier. Ricevette un riconoscimento per questo dall’intitolazione di un’area a lei che fu chiamata Louise Boyd Land.
Louise iniziò un’altra spedizione nel 1933 sponsorizzata dall’American Geographic Society. Una volta ancora esaminò le formazioni glaciali ma misurò anche le profondità oceaniche sulle quali fece molte altre ricerche nel nordest artico della Norvegia nel 1937 e nel 1938. Con questa ricerca tentò di provare la presenza di un gruppo di montagne sott’acqua tra Jan Mayen Island e Bear Island.
Non fu fatta alcuna spedizione nel 1939 e nel 1940 a causa della seconda guerra mondiale e nel 1941 ne fece una sponsorizzata dagli Stati Uniti. In questa Louise esaminò gli effetti dei fenomeni megnetici a poli sulle comunicazioni radio e servì anche come un “military strategy advisor”. Per aver fatto questo le fu dato il “Certificate of Recognition” da parte degli Stati Uniti nel 1949.
Nel 1955 Louise divenne la prima donna a volare sopra il Polo Nord. Dopo questo trascorse il resto della sua vita a San Francisco in California dove morì nel 1972.
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