“Concordia” di Adele Libero

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Un valzer lento sulla scia del mare,

t’abbracciano le onde e le sirene,

lontani son gli scogli delle Scole

nell’alba già si scorgono le alture.

Qui riappari  per l’ultima avventura,

per dare indietro tutte le paure,

per guardare di nuovo i tuoi pontili

che andavan su fino ai saloni d’oro.

Come una ninfa che si fa amare

or ti concedi e sveli i tuoi segreti,

i perché e i percome d’una sera

che pianse alla luce della luna.

E sul Giglio ormai così lontano

gabbiani volano lenti e radenti

nel ricordo di volti sorridenti

che nel mare si diedero la mano.